Domande frequenti FAQ Avezzano

Le domande e le risposte che gli utenti ci pongono frequentemente:

 


  1. Perché il Comune effettua l’attività di ispezione degli impianti termici?
  2. Chi ha la responsabilità delle ispezioni?
  3. Ogni quanto tempo devono essere fatte le ispezioni?
  4. Che cosa viene controllato con le ispezioni?
  5. Cosa ne fa il Comune dei dati che raccoglie?
  6. Perché l’attività di ispezione? A cosa serve?
  7. Che cosa si intende per impianto termico?
  8. Nel mio appartamento ho un impianto autonomo anche quello è un impianto termico?
  9. Quali sono gli impianti termici esclusi dai controlli?
  10. Ma io già pago la manutenzione ed ho una mia ditta di fiducia che mi fa i controlli, perché devo pagare due volte?
  11. Chi è il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico?
  12. Chi è il “terzo responsabile”?
  13. Quali sono le abilitazioni necessarie?
  14. Cosa si intende per impianto autocertificato o certificato?
  15. Cosa si intende per controllo di efficienza energetica?
  16. Chi devo incaricare per effettuare il controllo di efficienza energetica?
  17. Cosa si deve fare per autocertificare l'impianto termico?
  18. Cos’è il bollino verde?
  19. Chi può acquistare il “Bollino Verde"?
  20. Quanto costa il “Bollino Verde” e a chi deve essere corrisposto?
  21. Da dove verifico se la ditta che ho chiamato è abilitata?
  22. Ogni quanto tempo devo effettuare la manutenzione dell'impianto?
  23. In quale periodo dell’anno devo effettuare la manutenzione?
  24. A chi devo rivolgermi per una corretta manutenzione?
  25. Quali sono le competenze del responsabile dell’impianto termico?
  26. Quali sono le cause per cui si può formare il Monossido di carbonio e diffondere nell’ambiente in cui abito?
  27. Cosa sono i libretti d’impianto e di centrale?
  28. Chi rilascia il libretto d’impianto o di centrale?
  29. Chi deve compilare il libretto d’impianto o di centrale?
  30. Chi deve conservare il libretto d’impianto o di centrale?
  31. Quali sono gli altri impegni del manutentore?
  32. Quali sono le operazioni di manutenzione obbligatorie?
  33. Ho installato un nuovo impianto: devo effettuare lo stesso la manutenzione e il controllo di efficienza energetica?
  34. Cos’è la dichiarazione di conformità?
  35. Cosa faccio se non mi ritrovo la dichiarazione di conformità?
  36. Che cos’è la “Dichiarazione di Rispondenza”, sostitutiva della dichiarazione di conformità?
  37. Come si è organizzato il Comune di Avezzano?
  38. Il mio appartamento è in un condominio, cosa devo fare?
  39. Il mio impianto di riscaldamento è autonomo, ho una caldaietta, cosa devo fare?
  40. Se il mio impianto è superiore a 35 kW mi posso autocertificare?
  41. Che cos’è l’autocertificazione?
  42. Se il manutentore sul modello G o sul modello F riporta delle raccomandazioni e/o prescrizioni, cosa devo fare?
  43. La consegna del modello G o del modello F può essere fatta direttamente dalla mia ditta di manutenzione?
  44. Devo conservare copia del modello G o del modello F?
  45. L’autocertificazione è obbligatoria?
  46. Che convenienza ho ad autocertificarmi?
  47. Cosa accade se non effettuo l’Autocertificazione dell’impianto termico?
  48. Ma con  l’autocertificazione che cosa dichiaro?
  49. Da chi viene effettuate l’ispezione dell’impianto termico ? Quali sono le tariffe?
  50. E cosa fa il Comune nell’attività di ispezioni?
  51. Come si svolge l’ispezione?
  52. Se invece di chiamare il mio manutentore aspetto l'ispezione, di fatto, ho assolto i miei obblighi?
  53. Chi mi comunicherà il giorno in cui mi viene fatta l’ispezione?
  54. Cosa sono i ponti termici? Quali sono i ponti termici i piu ricorrenti nelle abitazioni? Cosa prevedono le norme in materia?
  55. Ho installato una caldaia nell'Ottobre del 2011, devo fare il controllo dei fumi? e con quale cadenza?
  56. Ho uno scaldacqua, come devo comportarmi per l'autocertificazione?

 


1. Perché il Comune effettua l’attività di ispezione degli impianti termici?

L’attività di ispezione degli impianti termici è un obbligo di legge stabilito dall’articolo 31 comma 3, della L. n°10/91, dai suoi Decreti attuativi, il DPR n°412/93 e n°551/99 e dal D. Lgs. n°192/05 e dalla Legge Regionale 18 del 2015 e successive modifiche e integrazioni.

2. Chi ha la responsabilità delle ispezioni?

I Comuni con più di 40.000 abitanti e le Province per la restante parte del territorio effettuano i controlli per accertare lo stato di manutenzione e di esercizio degli impianti termici. Nel caso specifico il Comune di Avezzano effettua, tramite il concessionario del servizio, le ispezioni su tutto il proprio territorio.

3. Ogni quanto tempo devono essere fatte le ispezioni?

La legge prevede che le ispezioni siano effettuate con cadenza biennale, tale previsione è in particolare contenuta nell'art. 31 comma 3 della legge 10/1991 che dice: "3. I comuni con più di quarantamila abitanti e le province per la restante parte del territorio effettuano i controlli necessari e verificano con cadenza almeno biennale l'osservanza delle norme relative al rendimento di combustione, anche avvalendosi di organismi esterni aventi specifica competenza tecnica, con onere a carico degli utenti."

4. Che cosa viene controllato con le ispezioni?

Vengono ispezionati tutti gli elementi tecnici che hanno attinenza con un corretto uso dell’energia, compreso un controllo sul valore del rendimento di combustione per certificare che la caldaia consumi quanto previsto per legge. Inoltre si effettuano anche degli accertamenti amministrativi sui documenti che devono essere in dotazione agli impianti 

5. Cosa ne fa il Comune dei dati che raccoglie?

Periodicamente (almeno ogni due anni) il Comune invia alla Regione e per conoscenza al Ministero dell’Industria una relazione sulle caratteristiche e sullo stato di efficienza e manutenzione degli impianti termici del proprio territorio, con particolare riferimento alle risultanze dei controlli effettuati.

6. Perché l’attività di ispezione? A cosa serve?

L’attività di ispezione è finalizzata a promuovere una diffusa e corretta manutenzione degli impianti termici, sia autonomi che centralizzati, in modo da garantire maggior risparmio energetico e più sicurezza in casa.

In sintesi i controlli sono necessari:

  • per risparmiare energia e quindi denaro;
  • per garantire la sicurezza;
  • per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera (ossido di carbonio e ossido di azoto).

Una corretta manutenzione rende l’impianto più affidabile e meno soggetto a rotture in esercizio, con tutto ciò che ne consegue.

7. Che cosa si intende per impianto termico?

L’impianto termico è definito all’art. 1 comma 1 lettera a) della LR 17/2007, in particolare quest'ultima riporta:

"è un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti con o senza produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari o alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo;  sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento, mentre non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 15 kW".

8. Nel mio appartamento ho un impianto autonomo anche quello è un impianto termico?

La caldaietta unifamiliare che serve per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda è senz’altro un impianto termico e quindi e soggetto alle ispezioni.

9. Quali sono gli impianti termici esclusi dai controlli?

Sono impianti termici ma non sono soggetti ad ispezioni:

  • caldaie alimentate a biogas o gas residui di lavorazioni;
  • caldaie (generatori di calore) con fluido termovettore diverso da acqua e aria.

10. Ma io già pago la manutenzione ed ho una mia ditta di fiducia che mi fa i controlli, perché devo pagare due volte?

Il servizio di manutenzione che Lei paga al suo manutentore non ha nulla a che vedere con le ispezioni effettuate dal Comune. Infatti il suo tecnico di fiducia effettua una serie di controlli di manutenzione, una serie di operazioni di pulizia e riparazione preventiva che sono sotto la responsabilità Sua in quanto proprietario o utilizzatore dell’impianto. L’attività che invece esercita il Comune, tende ad accertare l’effettivo stato della manutenzione, se il Suo impianto è in regola con le norme ed ha il giusto rendimento.

11. Chi è il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico?

Il responsabile dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto termico può essere:

  • per gli impianti al servizio di singole unità immobiliari è l’occupante a qualsiasi titolo o il proprietario se è lui l’occupante dell’abitazione;
  • per i condomini, alberghi, case di cura ecc. con impianto centralizzato è l’amministratore.

12. Chi è il “terzo responsabile”?

Il responsabile, così come individuato dalla legge (vedi sopra) può delegare la responsabilità dell’esercizio e manutenzione dell’impianto termico ad un soggetto, (detto il “terzo responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico”), a patto che possieda le necessarie abilitazioni.

13. Quali sono le abilitazioni necessarie?

Il terzo responsabile può essere SOLO una ditta iscritta alla camera di commercio, per la manutenzione e l’installazione di impianti termici e gas (se l’impianto è alimentato a gas) (vedi lettere C ed E del D.M. n°37/08).

Per gli impianti oltre 350 kW, è necessaria anche l’iscrizione all’ex Albo Nazionale Costruttori, per la specifica categoria di lavori, oppure avere la Certificazione di Qualità per l’attività di gestione e manutenzione degli impianti termici.

14. Cosa si intende per impianto autocertificato o certificato?

Secondo la L.R. 18/2015 per impianto certificato o autocertificato si intende: "l’impianto per il quale è trasmesso all’Autorità competente, secondo le modalità dalla stessa stabilite, il rapporto di controllo di efficienza energetica conforme all’Allegato F di cui al D.Lgs. 192/2005 così come modificato dal D.Lgs. 311/2006 (Disposizioni correttive ed integrative al D.Lgs. 192/2005, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia) per impianti di potenza al focolare uguale o superiore a 35 kW o all’Allegato G di cui al D.Lgs. 192/2005 così come modificato dal D.Lgs. 311/2006 per impianti di potenza al focolare inferiore 35 kW, unitamente al versamento della corrispondente tariffa stabilita dall’Autorità competente".

15. Cosa si intende per controllo di efficienza energetica?

Secondo la L.R. 18/2015 il controllo di efficienza energetica: sono le operazioni svolte da tecnici facenti parte di imprese abilitate effettuate anche mediante apposite apparecchiature di misura, finalizzate alla determinazione del rendimento di combustione del generatore di calore nonché al controllo degli elementi di cui all’Allegato F al D.Lgs. 192/2005 così come modificato dal D.Lgs. 311/2006 per impianti di potenza uguale o superiore a 35 kW e all’Allegato G al D.Lgs.192/2005 così come modificato dal D.Lgs. 311/2006 per impianti di potenza inferiore a 35 kW. Gli esiti del controllo di efficienza energetica devono essere riportati dal tecnico sul libretto di impianto o di centrale.

16. Chi devo incaricare per effettuare il controllo di efficienza energetica?

Il controllo di efficienza energetica deve essere effettuato da una ditta abilitata (iscritta alla camera di commercio, per la manutenzione e l’installazione di impianti termici e gas – se l’impianto è alimentato a gas – vedi lettere C ed E del D.M. n°37/08).

17. Cosa si deve fare per autocertificare l'impianto termico?

Al termine delle operazioni di controllo di efficienza energetica ed eventuale manutenzione, il manutentore oltre ad aggiornare il libretto di impianto, deve rilasciare un modello conforme all’Allegato G, nel caso in cui l’impianto sia di potenza inferiore a 35 kW, o all’Allegato F, nel caso l’impianto sia di potenza superiore a 35 kW;

Il modello (denominato modello prepagato) include il "bollino verde" che in sostanza è l'attestazione di avvenuto pagamento della quota di autocertificazione al Comune o al Concessionario.

Successivamente, il manutentore, deve consegnare l’Allegato G o l'Allegato F ad ESA S.r.l.

L’insieme di tutte queste operazioni equivale all’ “Autocertificazione (o Certificazione) del proprio impianto termico”.

18. Cos’è il bollino verde?

ll Bollino “Verde” rappresenta lo standard per il pagamento dell’onere relativo alla certificazione dell’impianto termico. Esso è stampato sul modello prepagato e distribuito da ESA S.r.l. per conto del Comune di Avezzano.

19. Chi può acquistare il “Bollino Verde"  ?

Il “Bollino Verde” può essere acquistato solo dalle ditte di manutenzione/installazione iscritte alla Camera di Commercio ed accreditate presso ESA S.r.l.. Il “Bollino Verde” NON può essere acquistato dall’utente.

20. Quanto costa il “Bollino Verde” e a chi deve essere corrisposto?

Il costo del “Bollino Verde” è fissato dal Comune di Avezzano e deve essere corrisposto dall’utente al manutentore al termine del controllo di efficienza energetica.

Per la prossima campagna di autocertificazione che parte nel 2013 il costo del “Bollino Verde” è stato fissato dal Comune di Avezzano a € 10,04.

21. Da dove verifico se la ditta che ho chiamato è abilitata?

Lei può chiedere in visione alla Sua ditta il certificato della Camera di Commercio dove sono riportate le lettere per le quali la ditta è abilitata. In alternativa può anche rivolgersi al Comune di Avezzano o alla ESA S.r.l. ;

22. Ogni quanto tempo devo fare il controllo di efficienza energetica al mio impianto termico?

La legge prevede che la manutenzione dell'impianto vada effettuata secondo le cadenze indicate dal costruttore dell'impianto o della caldaia.

Se il libretto non riporta prescrizioni esatte, l'impianto deve essere sottoposto al controllo di efficienza energetica con le seguenti cadenze temporali:

  • ogni due (2) anni per gli impianti di potenza al focolare inferiore a 35 kW destinati al riscaldamento degli ambienti con o senza produzione di acqua calda sanitaria;
  • ogni quattro (4) anni per gli apparecchi assimilati agli impianti termici di cui all’art. 2 comma 1 lettera a);
  • ogni anno per gli impianti a combustibile solido (legna, pellets, cippato ecc.)
  • ogni anno per gli impianti di potenza al focolare uguale o superiore a 35 kW.

23. In quale periodo dell’anno devo effettuare la manutenzione?

Sotto l’aspetto meramente tecnico, prevalentemente per gli impianti a combustibile liquido, è maggiormente indicato il periodo precedente all’accensione invernale. Sotto l’aspetto amministrativo la manutenzione sugli impianti termici può essere effettuata in qualunque periodo dell’anno.

24. A chi devo rivolgermi per una corretta manutenzione?

Lei è libero di scegliere il proprio tecnico di fiducia; la cosa importante è che il tecnico o l’impresa sia abilitata (iscritta alla camera di commercio, per la manutenzione e l’installazione di impianti termici e gas – se l’impianto è alimentato a gas – vedi lettere C ed E del D.M. n°37/08).

25. Quali sono le competenze del responsabile dell’impianto termico?

Il responsabile (proprietario, occupante, amministratore o “terzo responsabile”) risponde dell’impianto termico ed in particolare egli è responsabile della sicurezza dell’impianto. I principali adempimenti a suo carico, in base al DPR 412/93, sono così riassunti:

  • rispettare il periodo e l’orario annuali di esercizio;
  • mantenere la temperatura ambiente entro i limiti dei 20° prescritti;
  • garantire un’accurata e periodica manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto;
  • compilare e mantenere aggiornato il libretto di centrale o di impianto;
  • effettuare tutte le manutenzioni e/o controlli di efficienza energetica secondo i termini previsti dal D. Lgs. n°192/05 e ss. mm. ii.;
  • mettere in atto gli interventi necessari al fine di riportare i valori entro i limiti consentiti, qualora i controlli e/o le ispezioni evidenzino un insufficiente rendimento di combustione;
  • sostituire la caldaia nel caso gli interventi del punto precedenti risultassero inefficaci;
  • tenere sempre a disposizione il libretto di centrale o di impianto per le ispezioni che gli Enti preposti devono eseguire per legge.

26. Quali sono le cause per cui si può formare il Monossido di carbonio e diffondere nell’ambiente in cui abito?

Sono principalmente tre:

  1. se la combustione avviene in un locale insufficientemente ventilato;
  2. cattivo funzionamento dello scarico dei fumi;
  3. malfunzionamento dovuto a scarsa manutenzione dell’impianto stesso.

27. Cosa sono i libretti d’impianto e di centrale?

In sostanza il libretto è la “carta d’identità” dell’impianto

  • il libretto d’impianto è obbligatorio per gli impianti con potenza inferiore a 35 kW (le usuali caldaie unifamiliari).
  • il libretto di centrale è obbligatorio per gli impianti superiori a 35 kW.

Il libretto deve contenere i dati del proprietario, del progettista, dell’installatore e del manutentore o del terzo responsabile, oltre ai dati relativi all’impianto, alle manutenzioni, ai controlli di efficienza energetica e delle ispezioni effettuate.

28. Chi rilascia il libretto d’impianto o di centrale?

Il rilascio e la prima compilazione sono per legge a carico della ditta di installazione in caso di impianto nuovo.

In caso di impianto preesistente, è il responsabile dell’impianto (utente) che si deve procurare e compilare il libretto. Di consuetudine il libretto viene fornito e compilato dalla ditta di manutenzione

29. Chi deve compilare il libretto d’impianto o di centrale?

I libretti di impianto/centrale devono essere compilati in parte a cura dell’utente, in parte a cura del manutentore.

La compilazione periodica per le manutenzioni e per le verifiche (controllo di combustione ecc.) è effettuata a cura della ditta di manutenzione.

30. Chi deve conservare il libretto d’impianto o di centrale?

Il libretto è conservato dal responsabile di esercizio e manutenzione.

Nel caso di impianti individuali, il libretto (con tutti gli allegati e debitamente aggiornato), deve essere conservato dall’occupante al proprietario o al subentrante inquilino.

Nel caso di un libretto di centrale sarà conservato a cura del proprietario o dell’amministratore di condominio

I libretti di centrale/impianto vanno conservati presso l’impianto.

31. Quali sono gli altri impegni del manutentore?

La ditta, e il tecnico di fiducia, nell’ambito delle operazioni di manutenzione accerta la conformità alle norme vigenti dell’impianto, degli apparecchi, dei loro collegamenti e dell’impianto in genere. Tutti i componenti dell’impianto devono essere analizzati (esistono specifiche norme che elencano gli elementi da controllare): il manutentore rileva le difformità dell’impianto dovute a cattiva installazione oppure a deperimento in seguito ad esercizio, ripristina la funzionalità dell’impianto, nel caso di anomalie di tipo ordinario, segnala sui documenti che rilascia le eventuali difformità che non può eliminare durante l’intervento di manutenzione.

32. Quali sono le operazioni di manutenzione obbligatorie?

Le operazioni da compiere obbligatoriamente sono riportate su specifiche norme tecniche (norme UNI), in particolare il manutentore deve effettuare:

  • verifica della tenuta dell’impianto gas con ricerca ed eliminazione delle perdite;
  • controllo delle caratteristiche di ventilazione del locale;
  • controllo dei dispositivi di sicurezza relativi al gas;
  • controllo della funzionalità dell’apparecchio con segnalazione o sostituzione dei componenti eventualmente non funzionanti;
  • controllo della regolarità di accensione e spegnimento;
  • pulizia del bruciatore;
  • pulizia dello scambiatore lato fumi;
  • controllo dell’evacuazione dei fumi con prova di tiraggio;
  • regolazione della portata termica se necessario;
  • controllo della valvola di sicurezza;
  • controllo dell’efficienza dello scambiatore relativo all’acqua;
  • controllo ed eventuale taratura del bruciatore principale;
  • controllo della linea elettrica;
  • controllo efficienza energetica;
  • compilazione del libretto d’impianto/centrale;
  • compilazione del rapporto di controllo sul modello G/F.

Si ricorda che se si vuole effettuare l'autocertificazione allora il rapporto di controllo tecnico deve essere quello prepagato con annesso "Bollino Verde". Successivamente il modulo deve essere consegnato, a cura del manutentore, al concessionario del servizio ESA S.r.l..

33. Ho installato un nuovo impianto: devo effettuare lo stesso la manutenzione e il controllo di efficienza energetica?

La manutenzione ordinaria va effettuata secondo le periodicità indicate nell’Allegato L) al D.lgs 192/05 e s.m.i. Al momento dell’installazione, la ditta installatrice è tenuta ad effettuare un controllo di combustione, a rilasciare l’allegato, la eventuale regolazione della caldaia oltre alla prima compilazione del libretto di impianto. L’installatore è obbligato a rilasciare la dichiarazione di conformità alle norme di cui alla L. 46/90 e successive modifiche e integrazioni.

Al termine delle operazioni il manutentore deve comunque inviare al Concessionario preposto ai controlli di legge la scheda identificativa dell’impianto (prima pagina del libretto di impianto/centrale)

34. Cos’è la dichiarazione di conformità?

Per tutti gli impianti ed in particolare per gli impianti termici, al termine dell’installazione o al termine di lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, la ditta (che deve essere abilitata) deve rilasciare un documento detto “Dichiarazione di  Conformità”. Detto documento è obbligatorio dall’entrata in vigore della legge 46/90 e cioè dal 13 marzo 1990.

Va redatto su apposito modello conforme al modello allegato al D.M. n° 37/08 del Ministero dello Sviluppo Economico.

Per gli impianti installati prima del 1990 e per quelli per i quali non è più reperibile la dichiarazione di conformità è obbligatorio un documento sostitutivo denominato “Dichiarazione di Rispondenza” al quale va allegata una relazione tecnica attestante la conformità alle norme.

35. Cosa faccio se non mi ritrovo la dichiarazione di conformità?

Se è possibile si deve risalire all’installatore dell’impianto e chiedere il rilascio della Dichiarazione di Conformità.

Se ciò non è possibile, per qualsiasi motivo, è necessario dotare l’impianto della “Dichiarazione di Rispondenza” che deve essere redatta da un responsabile tecnico di una ditta installatrice operante da almeno 5 anni nel settore impiantistico.

36. Che cos’è la “Dichiarazione di Rispondenza”, sostitutiva della dichiarazione di conformità?

Attualmente il DM 37/08, prevede che per impianti esistenti alla data del 27 marzo 2008 (entrata in vigore di detto Decreto) e privi di dichiarazione di Conformità debba essere redatta, da parte del Responsabile Tecnico (di una ditta installatrice) operante da almeno 5 anni nel settore impiantistico, una Dichiarazione di Rispondenza, che sostanzialmente attesta la conformità dell’impianto alle norme vigenti.

Per gli impianti successivi al DM 37/2008 è scontato che la norma preveda l'esistenza della dichiarazione di conformità. Tuttavia nei casi di irreperibilità si può sempre dotare l'impianto di dichiarazione di rispondenza.

37. Come si è organizzato il Comune di Avezzano?

Il Comune di Avezzano, dopo aver svolto una gara pubblica ha affidato il sevizio di ispezione ad un Organismo Affidatario, concessionario del servizio.

Il Concessionario provvede ad espletare tutti gli adempimenti che la legge demanda al comune, salvo alcune prerogative che sono tipiche dell’ente pubblico, quali ad esempio le sanzioni.

38. Il mio appartamento è in un condominio, cosa devo fare?

Se l’impianto di riscaldamento è centralizzato non deve fare nulla, perché se ne occupa direttamente l’amministratore, altrimenti deve procedere come per un qualsiasi impianto individuale.

39. Il mio impianto di riscaldamento è autonomo, ho una caldaietta, cosa devo fare?

In questo caso può provvedere ad effettuare l’autocertificazione dell’impianto, secondo quanto indicato nei punti precedenti.

40. Se il mio impianto è superiore a 35 kW mi posso autocertificare?

Sì la legge consente anche l’autocertificazione per gli impianti più grandi, cioè quelli di potenza maggiore di 35 kW.

La cadenza dell'autocertificazione per questi impianti è annuale.

41. Che cos’è l’autocertificazione?

È l’attestazione dell’avvenuta manutenzione e/o controllo di efficienza energetica dell’impianto termico che deve essere inviata al Concessionario per attestare tale adempimento.

L’utente chiama il suo manutentore di fiducia che effettua la manutenzione e rilascia il modulo prepagato, cioè il Rapporto di Controllo Tecnico, Allegato G o Allegato F, con annesso "Bollino Verde". il manutentore rilascia una copia del modulo prepagato con annesso bollino verde all'utente ed invia una copia al Concessionario.

Seppure viene trasmessa dal manutentore, in termini giuridici, l’autocertificazione viene effettuata dal Responsabile dell’esercizio e manutenzione dell’impianto termico (occupante dell’unità immobiliare, nel caso di impianti individuali).

42. Se il manutentore sul modello G o sul modello F riporta delle raccomandazioni e/o prescrizioni, cosa devo fare?

Le raccomandazioni e prescrizioni che il manutentore riporta sul Rapporto di controllo tecnico NON possono essere disattese dall'utente che deve provvedere celermente alla eliminazione della anomalie dell'impianto segnalate sul Rapporto.

Il manutentore segnala sul rapporto anche i casi in cui l'impianto reca pericolo ad animali cose e persone per cui non può essere messo in funzione.

43. La consegna del modello G o del modello F può essere fatta direttamente dalla mia ditta di manutenzione?

La consegna DEVE essere fatta dalla ditta di manutenzione ai sensi di quanto previsto dal comma 14 dell’allegato L al D. Lgs. n°192/05 e successive modifiche e integrazioni.

44. Devo conservare copia del modello G o del modello F?

Il modello G è un allegato obbligatorio del libretto di impianto, comunque è sempre bene conservare copia di tutto nel libretto di impianto.

45. L’autocertificazione è obbligatoria?

L’autocertificazione NON è obbligatoria, ma è una facoltà che il Comune di Avezzano concede agli utenti. Chi effettua l'autocertificazione non deve sostenere costi aggiuntivi in caso di ispezione dell'impianto da parte del Concessionario.

46. Che convenienza ho ad autocertificarmi?

La legge prevede che nel caso in cui l’Ente locale conceda la facoltà di autocertificarsi le ispezioni di fatto eseguite dall’Ente, tramite il concessionario, siano gratuite. Per coloro che non effettuano l'autocertificazione, fermo restando l'obbligo di manutenzione e controllo di efficienza energetica, si applica l'art. 31 comma 3 della legge 10/91, per cui viene effettuata una ispezione con onere a carico dell'utente.

In sostanza quindi chi si autocertifica non è soggetto a ispezione a pagamento.

47. Cosa accade se non effettuo l’Autocertificazione dell’impianto termico?

Non effettuare l’autocertificazione dell’impianto termico secondo le cadenze stabilite dal Comune di Avezzano, comporta, nel biennio successivo, l’ispezione con onere a carico dell’utente.

Inoltre nel caso di inosservanza degli obblighi di manutenzione e del controllo di efficienza energetico la legge prevede che il Comune può applicare una sanzione amministrativa da € 500,00 a € 3000,00;

48. Ma con l’autocertificazione che cosa dichiaro?

Con l’autocertificazione il responsabile dell’impianto garantisce che il proprio impianto è a norma e in caso di ispezione non ne paga il costo e non incorre in sanzioni se quello che viene riscontrato è conforme a quello che è stato dichiarato.

49. Da chi viene effettuate l’ispezione dell’impianto termico ? Quali sono le tariffe?

L’ispezione onerosa viene effettuata, previa lettera di avviso, dagli ispettori di ESA S.r.l., organismo affidatario del servizio di ispezione degli impianti termici, muniti di apposito tesserino di riconoscimento. La tariffa per l’ispezione dell’ impianto termico non autocertificato nella campagna precedente di potenza inferiore a 35 kW è pari ad € 42,00 oltre IVA. Per le altre potenze è possibile consultare le trariffe del servizio.

50. E cosa fa il Comune nell’attività di ispezioni?

Il Comune di Avezzano attraverso l’Organismo Affidatario svolge una funzione ispettiva per accertare che il Suo impianto sia in corretto esercizio e consumi secondo le prescrizioni tecniche corrette.

51. Come si svolge l’ispezione?

L’ispezione consiste nell’accertamento sul posto presso l’impianto con l’esame della documentazione messa a disposizione e con l’analisi dei prodotti della combustione della caldaia.

52. Se invece di chiamare il mio manutentore aspetto l'ispezione, di fatto, ho assolto i miei obblighi?

No, perché sono due attività diverse.

53. Chi mi comunicherà il giorno in cui mi viene fatta l’ispezione?

Riceverà una lettera spedita circa 10-15 giorni prima che le indicherà il giorno e la fascia oraria in cui sarà visitato l’impianto.

54. Cosa sono i ponti termici? Quali sono i ponti termici i più ricorrenti nelle abitazioni? Cosa prevedono le norme in materia?

Il ponte termico è una discontinuità costruttiva in una qualsiasi struttura edile che presenta  caratteristiche di isolamento termico più scadenti rispetto agli altri elementi costruttivi adiacenti e/o circostanti. Tali caratteristiche favoriscono il passaggio di calore dall'interno verso l'esterno nel periodo invernale ovvero dall'esterno verso l'interno nel periodo estivo, peggiorando  le condizioni di confort all'interno delle abitazioni.

In una abitazione i ponti termici più comuni sono le travi, i pilasti , i solai interpiano, le pareti esterne più sottili (che tra l'altro di solito si trovano dietro ai termosifoni), le scale e i serramenti.

Le norme attuali relative al risparmio energetico e alla certificazione energetica, prevedono particolari accorgimenti tecnici che si devono adottare, nell'ambito di una ristrutturazione edilizia o nuova costruzione, al fine di limitare la presenza di ponti termici o di migliorarne le prestazioni termiche.

La "correzione" dei ponti termici evita anche la formazione di fastidiose condense e delle conseguenti muffe che si creano in corrispondenza.

55. Ho installato una caldaia nell'Ottobre del 2011, devo fare il controllo dei fumi? e con quale cadenza?

Le norme sugli impianti termici prevedono una manutenzione periodica con cadenza che dipende dal costruttore della caldaia (di solito una volta all'anno, ma va controllato sul libretto di uso e manutenzione della caldaia, per capirci il libretto di istruzioni) ed un controllo di efficienza energetica con cadenza variabile a seconda della caldaia  e delle sue caratteristiche, in connessione con l'impianto e con l'immobile servito.

Nel Suo caso e relativamente al Comune di Avezzano, di certo dovrà effettuare l'autocertificazione (o certificazione) dell'impianto termico con cadenza biennale (Legge Regionale Abruzzo n. 17 del 2007). In tale occasione dovrà effettuare il controllo di efficienza energetica che comporta il "controllo dei fumi" (tecnicamente "controllo di combustione" ).

Nel Suo caso specifico pertanto dovrà:

  • effettuare la manutenzione entro il termine previsto nel libretto di istruzione della caldaia (ottobre 2012 oppure ottobre 2013, oppure ottobre 2015)
  • effettuare l'autocertificazione entro ottobre 2013.

Nel frattempo dovrebbe, consegnare presso gli uffici del Concessionario (in Via Crispi, 78- Avezzano) o spedire, la documentazione che attesti la nuova installazione della caldaia, per poter censire l'impianto.

A tale scopo è possibile consegnare o la dichiarazione di conformità " nuova installazione / sostituzione caldaia ", o la documentazione inerente la prima accensione, o prima pagina del libretto di impianto (denominata SCHEDA IDENTIFICATIVA) compilata e firmata.

In ogni caso è necessario nella documentazione consegnata mettere in evidenza il titolare del contratto di fornitura del combustibile.

56. Ho uno scaldacqua, come devo comportarmi per l'autocertificazione??

In base alla L.R. 18/2015, se lo scaldacqua produce acqua calda per un solo appartamento ed ha una potenza inferiore a 15 kW, non è soggetto a controllo, pertanto sarà necessaria la sola manutenzione periodica, secondo quanto indicato dal libretto di uso e manutenzione dell’apparecchio.

Se invece lo scaldaacqua serve due appartamenti o ha una potenza superiore a 15 kW è soggetto ai controlli di cui all’art. 31 comma 3 della legge 10/91.

Si distinguono però due casi:

  • – Se lo scaldaacqua serve un solo appartamento ed ha una potenza superiore a 15 kW è assimilato ad un impianto termico e deve effettuare l’autocertificazione ogni 4 anni;
  • – Se lo scaldaacqua serve due o più appartamenti, è un impianto termico a tutti gli effetti e deve effettuare l’autocertificazione una volta ogni due anni, se ha una potenza inferiore a 35 kW ed ogni anno se ha una potenza superiore a 35kW.

 


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